Nessuno mi può giudicare amore tra una sessantottina e un magistrato askanews

Home » Stampa » Nessuno mi può giudicare amore tra una sessantottina e un magistrato askanews

Nessuno mi può giudicare amore tra una sessantottina e un magistrato askanews

Posted on

Libri, “Nessuno mi può giudicare”: amore tra ‘sessantottina’ e magistrato
Romanzo di Marcello Vitale, Presidente Aggiunto Onorario della Corte di Cassazione

Roma, 12 apr. (askanews) – Una grande storia d’amore ambientata a Torino con sfondo la irrisolta “Questione meridionale” e il movimento internazionale della contestazione sessantottina. A raccontarla, in un avvincente romanzo, è Marcello Vitale, Presidente Aggiunto Onorario della Corte di Cassazione e già Presidente della Prima Sezione Penale della Corte di Appello di Roma. “Nessuno mi può giudicare. Non solo ’68: Storia d’amore a Torino tra una studentessa contestatrice e un magistrato del Sud”: è questo il titolo del romanzo di Marcello Vitale, edito da Ensemble.

Il giudice Marcello Vitale porta il suo sguardo nella Torino contestataria della sua giovinezza e inventa una trafelata ma pur felice vicenda amorosa (e insieme disfida antropologico-culturale, duello psico-sociologico, schermaglia erotica, anche) con una indimenticabile figura di ragazza, di giovane donna libera e coraggiosa, implacata e implacabile contro le ipocrisie e le sopraffazioni della società e dei suoi Leviatani (o più modesti gendarmi, parassiti, lacchè).

Il romanzo affronta abilmente l’annoso problema delle profonde lacerazioni esistenti tra Nord e Sud d’Italia e pone in risalto i temi dello sfruttamento dei lavoratori ad opera dello spregiudicato industrialismo del boom economico, l’emigrazione, la condizione di subalternità delle donne, il dilagante potere criminale sull’intero territorio delle organizzazioni mafiose e ‘ndranghetiste con relative diramazioni politiche.

L’autore. Marcello Vitale è Presidente Aggiunto Onorario della Corte di Cassazione e già Presidente della Prima Sezione Penale della Corte di Appello di Roma. Ha iniziato la sua carriera a Torino negli anni della contestazione studentesca quale Sostituto Procuratore della Repubblica. In Calabria, dove ha svolto le funzioni di titolare della Corte di Assise di Catanzaro e di Procuratore della Repubblica di Lamezia Terme, si è occupato di numerosi procedimenti a carico di pericolose Organizzazioni di stampo mafioso riportando gravi minacce. E’ autore di nove raccolte di poesie e di tre romanzi, di cui due gialli del genere legal thriller (“La Donna della Panchina”, Koinè Nuove Edizioni, e “L’uomo che ballava il tango”, Corsiero editore).

Link askanews.it